"Non tutti lo sono, non tutti ci sono"
(Anonimo, allingresso del manicomio di Agrigento)
Ormai anche la madre più apprensiva si sarà convinta che la temutissima pandemia non era poi così insormontabile, avendo a disposizione qualche pannicello caldo.
Dal pulpito di chi lo aveva detto subito, mi permetto di aggiungere che però un danno la N1h1 lo ha procurato. Assieme alla Mucca Pazza, allAviaria e a un paio di altre pestilenze pompate negli ultimi anni, ha contribuito ad abbassare ulteriormente il nostro livello di credulità.
Già stavolta circolavano in rete documentazioni sdrammatizzanti che sfioravano il delirio inverso: una dava per scontato che esistesse, nientemeno, un complotto di governi e case farmaceutiche per sfoltire il numero di abitanti del pianeta a forza di vaccini velenosi.
Di sicuro la prossima volta ci crederanno in tanti di meno. La credulità popolare, quella sì, sarà sfoltita. E così via, flagello dopo flagello, ci sentiremo autorizzati a prenderla con sempre maggiore ironia. Alla lunga penseremo di essere immuni da ogni male.
Quando arriverà il virus che ci sterminerà sul serio, lo accoglieremo con una gran risata.