"Scrivere è sempre nascondere qualche cosa in modo che poi venga scoperto"
(Italo Calvino)
(Oggi alle 17, alla Badia di Castelbuono si presenta "Castelbuono, città Gentile". Gli amici nel raggio di venti chilometri sono invitati a partecipare. Quel che segue è un frammento del testo)
...Poca agricoltura, molto commercio. Forse è questa la formula della diversità. Una diversità che concretizza in un fenomeno raro, se non unico: qui non esiste la mafia. Pare azzardato dirlo, e persino scaramanticamente rischioso. Ma a quanto pare è vero. Se qualche tentativo di infiltrazione cè stato, si è trattato di fenomeni marginali, subito espulsi dal corpo sano della società. La questione merita di essere studiata perché tranne forse a Isnello, i paesi del circondario non sono refrattari al fenomeno. La spiegazione potrebbe essere semplice: la mafia alle sue origini si innesta sullagricoltura. E Castelbuono sullagricoltura ha sempre contato poco, con attività molto specialistiche. Insomma, forse è andata così: una borghesia di artigiani e commercianti urbani ha avuto il tempo di consolidarsi prima che le infiltrazioni mafiose riuscissero a inquinare la falda della convivenza civile. E quando ci hanno provato, era troppo tardi: il tessuto imprenditoriale e commerciale era ormai diffuso e radicato, capace di rigettare qualsiasi intrusione...