IL-MALOCARATTERE-COME-FORMA-DI-ENERGIA-ALTERNATIVA

(Non solo di libri, musica, teatro e film è fatta la vita di un uomo. Anche di bottiglie. Sull’onda dell’entusiasmo per una bottiglia di Bukkuram, ecco l’inizio di un ritratto di Marco De Bartoli, scritto per la rivista “Enos”)
Ne raccontano parecchie, su di lui. Una: di quando a una tavolata, assieme a un gruppo di ospiti giapponesi, perse la pazienza con un tappo che non voleva saperne. Allora si fece portare un coltellaccio da cucina e decapitò la bottiglia alla maniera degli Ussari, con un colpo secco. Dopodiché versò da bere ai giapponesi, esterrefatti di fronte a quella che immaginavano essere la Sicilia più cruda e crudele.
Da molti Marco De Bartoli è considerato un malocarattere. In Sicilia, possedere malocarattere non è necessariamente, o non del tutto, un disvalore. È anzi assimilabile ad avere carattere tout court. Nel suo caso non ci sono mezzi termini: o lo si ama o lo si detesta. Beninteso: il personaggio; perché dei suoi vini è difficile trovare qualcuno disposto a parlar male - almeno pubblicamente.
Il malocarattere è anzi, forse, il carburante che gli consente di fare tutto quello che fa e al livello in cui lo fa…
(Illustrazione di Loredana Salzano)



Roberto Alajmo | 17/03/2010 | Letto [1997] volte

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