"L'idea di invecchiare non è poi tanto male, se si considera l'alternativa"
(Maurice Chevalier)
Le Pulle, di Emma Dante. Al teatro Valle di Roma, naturalmente, visto che a Palermo lo spettacolo non è mai stato rappresentato ed Emma Dante viene considerata la capofila di una serie di profeti in patria: invisibili, più che osteggiati.
Che unartista come lei non abbia diritto di cittadinanza in nessuno spazio pubblico del posto in cui crea e risiede è uno dei motivi per cui dal resto del mondo Palermo viene considerata ormai alla deriva morale, oltre che culturale.
È stato giusto nel recente passato firmare una petizione che chiedeva una gestione più democratica del teatro Stabile di questa sfortunata città. Ma appunto: giusto. Confidando nellintelligenza del lettore, bisogna qui azzardare una distinzione fra i concetti di giusto e meglio.
Sarebbe giusto che il talento di Emma Dante fosse rappresentato nel teatro della sua città. E tuttavia in passato altri talenti cittadini cresciuti in mezzo alla munnizza sono stati sterilizzati, dopo essere stati pelosamente affiliati al teatro Stabile.
Per cui forse è anche vero che il talento di Emma Dante si nutre di questa ingiustizia: ed è meglio che da questo genere di istituzioni, fin quando saranno gestite come sono gestite, una come lei si tenga alla larga.