"Sono morto molte volte, ma come questa mai"
(Epitaffio di un attore, Asia Minore)
E dunque, secondo lassessore regionale Centorrino, tecnico in quota centrosinistra nel governo Lombardo, in nome dellottimismo bisognerebbe smettere di leggere Sciascia, Tomasi di Lampedusa, e Camilleri, che rappresenterebbero la sfiga della Sicilia.
A parte i primi due, che sono da tempo scomparsi, Camilleri è benissimo in grado di difendersi da solo dallaccusa di essere un menagramo particolarmente efferata in ambito meridionale.
Però in una cosa, bisogna ammetterlo, Centorrino ha ragione: quando dice che destra e sinistra ormai sono uguali. Difatti succede indistintamente a tutti quelli che, dopo unonorata e appartata carriera, arrivano a sedersi su una poltrona di palazzo: cominciano a diventare euforici ed estroversi. Molto euforici e molto estroversi.
Il primo è stato Cossiga, più di recente Brunetta, e ora pure Centorrino, che fino a ieri era considerato solo uno stimato economista.
Devessere qualcosa che ha a vedere con la rarefazione dellossigeno quando si sale improvvisamente di quota.