TANTO-PEGGIO-TANTO-MEGLIO

A costo di incrinare il fronte dell’indignazione, io non mi sento di salire sul cornicione per difendere Santoro, Floris, Vespa e tutti gli altri.
E lo dico nella convinzione di restare su posizioni di sinistra. Annuari alla mano, negli ultimi quindici anni, due volte Santoro era stato malamente censurato, cancellato dal palinsesto: e quelle due volte, solo quelle due, il centrosinistra ha vinto le elezioni.
E questo non perché Santoro porti sfortuna, o non sia bravo a fare il suo mestiere. È che oggettivamente le sue trasmissioni rappresentano la foglia di fico del regime. Fin quando c’è lui in onda, nessuno potrà dire che esiste una televisione da Repubblica delle Banane.
Il ragionamento è: facciamogli fare il suo teatrino settimanale. E noi nel frattempo a valle (nei tg) e a monte (in tutto il resto della programmazione di intrattenimento) continuiamo indisturbati all’ammasso dei cervelli.
È un po’ lo stesso meccanismo per cui i precari si accontentano di un posto incerto e malpagato: sottoscrivendo inconsciamente un contratto per cui si impegnano a non fare la rivoluzione.

(In collaborazione con http://www.gianniallegra.blogspot.com/)



Roberto Alajmo | 03/03/2010 | Letto [1891] volte

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