MIRARE-BENE,-PRIMA-DI-PREMERE-IL-GRILLETTO

Ultimo è il caso di Felice Crosta, il dirigente della Regione Siciliana che come pensione guadagnerà in un giorno più di quanto un insegnante guadagna in un mese.
Su di lui si è aggrappata l’indignazione popolare, con tutto il furore impotente che è tipico dei tempi di Facebook. In effetti le circostanze non contribuiscono a far sembrare simpatico il personaggio.
Ma c’è qualcosa di ottuso nelle invettive nei suoi confronti. Facendolo diventare il bersaglio dell’indignazione popolare si scarica tutta l’energia verso un falso obiettivo. Lui non ha fatto altro che intascare del denaro che ha trovato sepolto nel suo giardino. Era lì, e lui l’ha raccolto. Doveva rinunciare? E chi di noi avrebbe rinunciato?
Il problema non è lui: è chi nel suo giardino quel denaro ce l’aveva sepolto. Ossia chi ha scritto leggi e regolamenti che hanno consentito un vitalizio tanto abnorme. Informarsi, annotare: e ricordarsene alle prossime elezioni.
La ricerca del capro espiatorio è una forma politica primordiale e superficiale, come dimostra l’indignazione anticraxiana, durata il tempo di un lancio di monetine e subito confluita in un partito che portava alle estreme conseguenze il peggio del craxismo.



Roberto Alajmo | 06/04/2010 | Letto [2064] volte

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