POTERE-GERIATRICO

Ho aspettato che si chiudesse il fronte calcistico nazionale per scrivere queste righe, perché non si pensasse che fosse il tifo a muovere la penna.
Tema: il calcio proditorio che il calciatore Totti, arrivato quasi a fine carriera, ha rifilato nella finale di Coppa Italia al calciatore Balotelli, che la sua carriera l’ha appena cominciata. Ebbene, in quel calcio io ho visto, sia pure nel piccolo calcistico, una metafora dello stato della nazione.
Un Paese rappresentato a tutti i livelli da una generazione di vecchi incattiviti che preferirebbero bruciare i soldi e le case, piuttosto che lasciarli in eredità ai propri figli.
Una classe al potere che non vuole mollare, e anzi si sforza di azzoppare le nuove generazioni appena provano a camminare sulle loro gambe, e subito scoprono di saper correre il doppio.
Il futuro dell’Italia è tutto in questo riflesso estenuante.
Si tratta di capire se si stancheranno prima gli uni di dare calci o gli altri di prenderne.



Roberto Alajmo | 18/05/2010 | Letto [2287] volte

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