UBU-PREMIER

Vorrei scrivere qualcosa sulla legge anti-intercettazioni, per non far mancare nemmeno il mio piccolo contributo alla campagna nazionale in corso.
È difficile dire qualcosa che non sia stato detto e pensato già molte volte, da molte persone.
Allora proviamo a immaginare cosa passi per la testa di un uomo di governo che decida di sfidare così platealmente, sondaggi alla mano, il sentimento di una maggioranza di cittadini, facendo dell’approvazione della legge una questione di fiducia. Proprio lui, che agli umori popolari si è sempre dimostrato molto sensibile.
Un’ipotesi è che il proprietario del governo si sia fissato.
Lui ci tiene. Ci tiene moltissimo. Ma perché? Perché sì. Non si potrebbe trovare un compromesso meno sfrontato, anche all’interno della maggioranza? No, no e no. Lui la legge la vuole, e la vuole subito, prima dell’estate. Ha qualcosa da nascondere, forse? Questo sì, certo.
Ma nell’ossessiva ricerca della prova di forza c’è qualcosa che non è solo un interesse personale. Qualcosa che è anche extra-politico. Pre o post: di sicuro extra.
Per l’esattezza: qualcosa di patologico.
Ma attenzione: questa non è un’attenuante, dal punto di vista del bene comune.
È un’aggravante.



Roberto Alajmo | 11/06/2010 | Letto [1782] volte

Clicca per stampare Clicca per stampare
< TORNA AL FORUM