"Sono morto molte volte, ma come questa mai"
(Epitaffio di un attore, Asia Minore)
Non per infierire, e del resto lItalia di Lippi vincendo la terza partita del girone riuscirà a qualificarsi e salvare almeno la faccia. Ma questa Nazionale è lo specchio fedele della generazione che rappresenta. I suoi giocatori sono la scrematura darwinisticamente invertita dei circa trentenni che non sanno come investire il bonus di ricchezza e gioventù che spetta loro di diritto. Ogni talento è stato escluso per principio dalle convocazioni. Restano i mediocri, che mediocremente sanno comportarsi in ogni circostanza.
Al loro calcio masturbato, senza mai un vero tiro in porta, corrisponde il timore dei loro coetanei di aver perso loccasione che capita solo una volta nella vita: di uccidere il padre e far sbocciare la propria vita di autonomi cittadini.
In ciò consiste la morte nelluovo: nel non riuscire mai a tirare su la testa, nel chinare il capo di fronte alle minime contrarietà, nellessere sempre pronti ad attaccare lasino dove vuole il padrone, consapevoli della propria mediocrità e quindi disponibili, alloccorrenza, a fare pure la parte dellasino stesso.