"Una vittoria non è così piacevole quantè dolorosa una sconfitta"
(Andre Agassi)
Il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno con cui si rimuove il blocco delle assunzioni all'AMIA e alle altre società pubbliche palermitane. Tra poco su Palermo cadrà una pioggia epocale di nuovi posti. Vedrete che tra non molto Cammarata uscirà dal suo bunker e comincerà a distribuire strette di mano e pacche sulle spalle (non baci, qualcuno lo faceva e gli è finita male, il nostro eroe quando ci pensa si tocca sotto) dopodiché sarà issato sulle spalle e portato in trionfo partendo da Piazza delle Vergogne, percorrendo i Quattro Canti, il Cassaro; a Porta Felice per tre volte a forza di muscoli, tra gli evviva di un'immensa folla plaudente, sarà lanciato verso le stelle, dove giustamente dovrebbe stare una Star come lui.
Intanto, per il momento della cessazione dalla sua attuale carica, divenuta ormai un po' stretta per lui, è già pronta e lucidata una fiammante poltrona di ministro, salvo infortuni brancherecci, per la sua definitiva consacrazione come leader di livello nazionale.
Qualcuno si stupisce?
Ma dove vive!
Se il presidente dell'AMIA, che ha adornato e arricchito il paesaggio interno di quell'ente di una splendente montagna, sia pure di debiti, ma sempre montagna è, è stato catapultato su un seggio di parlamentare, il sindaco di una metropoli, con la catena di montagne delle sue innumerevoli imprese, ricordiamo le ultime: la spettacolare missione in Sudafrica e l'invenzione, nientedimeno, di una carretto siciliano per la sfilata della brava Santuzza, certamente non può meritarsi meno di un'ascesa al soglio di un ministero...
Antonio Carollo | 16/07/2010