CON-GLI-OCCHI-DI-UN-ADOLESCENTE

Rivedere certi vecchi film assieme a un figlio quattordicenne è fonte di parecchi dispiaceri. Specialmente le commedie cominciano presto a mostrare i segni del tempo.
Regge magnificamente “Frankenstein Junior”, crolla “Hollywood Party”. Fanno ancora ridere i primi Woody Allen, ma hanno perso ogni mordente i film di Totò.
E la lista della merce scaduta è indiscriminata.
Lo stesso genitore, che nel ruolo si sente in dovere di difendere il valore dei classici, non può non ammettere che “Il Falcone Maltese” visto oggi risulta lento e claustrofobico.
Degli “Uccelli” la cosa più gentile che si possa dire è che fa più sorridere che spaventare.
Forse a rivederli da solo il giudizio non sarebbe tanto impietoso: ma gli occhi di un quattordicenne sono un parametro che non si può eludere.
E forse è giusto così: la nostalgia non può essere un criterio di giudizio.



Roberto Alajmo | 08/09/2010 | Letto [1957] volte

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