"Scrivere è sempre nascondere qualche cosa in modo che poi venga scoperto"
(Italo Calvino)
La Stampa rovescia il cannocchiale e intervista una delle quattrocento cosiddette hostess manco remunerate che velate e scollate sono andate ad ascoltare il verbo di Gheddafi.
Si esce dalla lettura in preda a quello sconfortante sentimento che è la vergogna per conto altrui.
E però questa ragazza bisogna moltiplicarla per quattrocento, e queste quattrocento per tutti i casting di Veline, i concorsi di bellezza, le feste in onore del Premier che si svolgono tutti i giorni in tutti gli angoli dItalia.
La cifra complessiva delle persone per conto delle quali provare vergogna comincia a essere un po troppo alto per le possibilità di una semplice minoranza.