GRAZIE-LO-STESSO,-SANTITÀ

Il papa quello che doveva dire l’ha detto. Doveva condannare la mafia e l’ha condannata. Ha parlato anche della disoccupazione. Allora perché almeno un agnostico come me, dopo avere sentito le sue parole ha avuto voglia di girarsi sull’altro fianco e cercare di riaddormentarsi?
In particolare: perché a suo tempo l’impatto dell’invettiva di Giovanni Paolo II ad Agrigento era risultato tanto più forte?
Forse perché Wojtyła si era rivolto direttamente ai mafiosi? Ipotesi non troppo convincente, perché è alle persone perbene che un papa si presume che parli. E bene ha fatto Ratzinger a parlare a chi in quel momento era verosimilmente in grado di convincere.
E allora perché le sue parole si sono subito trasformate in un ronzio indistinto, che ci saremo dimenticati nel giro di una settimana?
Io forse lo so, perché.
Perché leggeva.
Quando hai bisogno di leggere un testo significa che hai fatto i compiti, niente di più. Forse addirittura qualcuno ha svolto il tema al posto tuo, e tu ti sei limitato a leggere quelle parole che venivano forse dal cervello, non certo dal cuore o dalla pancia, come – confrontare i due filmati, per credere – fu allora per l’invettiva di Giovanni Paolo II.



Roberto Alajmo | 04/10/2010 | Letto [2286] volte

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