E-POI-E'-UNA-REGOLA:-IL-CRETINO-E'-PIU'-PERICOLOSO-DEL-BANDITO

Sta suscitando molto consenso una lettura di “Ruby”, l’ultimo scandalo sessuale governativo. L’ha formulata Paolo Guzzanti, che per il fatto di essere un pentito conosce i suoi polli:
“Quella di Berlusconi sui gay non è una gaffe, è un messaggio studiato, efficace, diretto ai suoi elettori. È già un messaggio elettorale”.
L’interpretazione è rispettabile ma forse non del tutto convincente. Il contesto, i precedenti, i toni adoperati lasciano intuire un'interpretazione più semplice: è matto.
Non bisogna mai disprezzare le soluzioni semplici, anche perché l’ipotesi patologica non nega affatto che il soggetto abbia contagiato quasi la metà della popolazione e quindi, alla fine, dalla sua metà venga apprezzato e votato a oltranza.
Viene in mente una striscia dei Peanuts. Charlie Brown e Snoopy giocano a scacchi sulla cuccia del cane. CB pensa: “Lo conosco, è il più implacabile degli avversari, calcola ogni mossa, non ti perdona neanche un errore”. Alla vignetta conclusiva è Snoopy a pensare: “Non mi ricordo mai: io ho i bianchi o i neri?”



Roberto Alajmo | 06/11/2010 | Letto [6315] volte

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