"Ogni vendetta è una ammissione di sofferenza"
(Seneca, De Ira)
Il poco che so del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, fa sì che i miei giudizi risultino comunque superficiali.
In passato non avevo nascosto che mi piaceva il suo decisionismo [LINK] nellambito di una sinistra che sembra paralizzata dallidea di sbagliare: e dunque sbaglia a priori.
Poi cè stata la visita ad Arcore. E ancora: la nomina al Maggio Musicale di una giovane sovrintendente che, in concomitanza fra i due eventi, ha preferito essere presente allapertura di stagione della Scala piuttosto che a quella del teatro che dirige.
Doppio indizio di subordinazione culturale, quindi.
Malgrado la furia di Renzi come rottamatore, questi e altri episodi minori mi hanno portato a nutrire qualche dubbio.
Adesso arriva, nei confronti di Renzi, un attestato di stima da parte di Massimo DAlema. E siccome, in mancanza d'altro, un uomo si giudica dalle sue frequentazioni, mi vedo costretto a trovare riparo sotto una citazione di George Bernard Shaw: solo le mucche non cambiano mai idea.