CECI-N'EST-PAS-UNE-GUERRE

A suo tempo avevo espresso [LINK] alcune incerte ragioni a favore dell’intervento in Libia.
Nel frattempo il dito d’aiuto che avevamo offerto agli insorti si è trasformato in braccio, e i dubbi si sono moltiplicati.
Anche perché c’è questo intoppo costituzionale dell’Italia che ripudia la guerra come strumento di risoluzione delle controversie internazionali. L’articolo 11 non lascia grandi margini di interpretazione, e le obiezioni di chi sostiene che questa non è una guerra appaiono francamente stentate, sia a Destra che a Sinistra, da Napolitano in giù.
Esiste poi un’interpretazione ulteriore dei motivi per cui questo aggiramento costituzionale è così puzzolente, e ha a che fare con motivazioni non di politica estera, ma interna.
Può darsi che si tratti di un ulteriore capitolo dell’Operazione Discredito che la Destra populista in questi mesi sta allestendo per preparare il terreno al suo bricolage di riforme costituzionali. Si tratta di provocare la progressiva assuefazione dell’opinione pubblica con tanti piccoli cedimenti. (O anche non tanto piccoli, come quello che prevede finanziamenti alle scuole private). Il tutto nella speranza che quando poi si tratterà di affondare il bisturi, il paziente sarà completamente anestetizzato.



Roberto Alajmo | 04/05/2011 | Letto [2326] volte

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