ALLA-FACCIAZZA-SUA

(Dall'Unità)
È come se i trucchi che fino a ieri funzionavano, ora improvvisamente non funzionassero più. Il berlusconismo di lotta e di governo, quello capace di coprire allo stesso tempo i ruoli di maggioranza e opposizione, ha cominciato ad arrancare. Le modalità sono identiche, i trucchi sono identici, ma lo svelamento delle elezioni amministrative li ha resi obsoleti, maldestri e persino ridicoli.
Nel caso dei referendum, dopo aver fatto di tutto per affossarli, adesso la linea governativa consiste nel guardarli con degnazione, arrivando a lasciare libertà di voto ai propri elettori, lasciando che qualche esponente - a titolo individuale, per carità – esponga la propria opinione in controtendenza rispetto alla Linea Ufficiale Del Partito: il che, bisogna riconoscere, rappresenta una novità assoluta.
Il timore della destra populista è che il quorum venga raggiunto e l’appuntamento di domenica prossima si trasformi nella seconda legnata nel giro di due settimane: meglio riservarsi la faccia tosta, poi, di dire che tanto per loro fa lo stesso. Per il signor B. è il contrario di quel metterci la faccia che tanto controproducente si è rivelato alle recenti amministrative. Domenica e lunedì rischia di saltare definitivamente la saldatura fra malintenzionati e indifferenti, che messi assieme formano per forza più del 50 per cento degli italiani.
A parte la questione del nucleare, a parte la privatizzazione dell’acqua, andiamo a votare alla faccia sua. Per dimostrargli che quando arriva la valanga, infilare la testa sotto la neve non serve a niente.



Roberto Alajmo | 09/06/2011 | Letto [1843] volte

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