"Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare,
che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare,
che io possa avere soprattutto lintelligenza di saperle distinguere.
"
(Tommaso Moro)
(Dall'Unità)
È come se i trucchi che fino a ieri funzionavano, ora improvvisamente non funzionassero più. Il berlusconismo di lotta e di governo, quello capace di coprire allo stesso tempo i ruoli di maggioranza e opposizione, ha cominciato ad arrancare. Le modalità sono identiche, i trucchi sono identici, ma lo svelamento delle elezioni amministrative li ha resi obsoleti, maldestri e persino ridicoli.
Nel caso dei referendum, dopo aver fatto di tutto per affossarli, adesso la linea governativa consiste nel guardarli con degnazione, arrivando a lasciare libertà di voto ai propri elettori, lasciando che qualche esponente - a titolo individuale, per carità esponga la propria opinione in controtendenza rispetto alla Linea Ufficiale Del Partito: il che, bisogna riconoscere, rappresenta una novità assoluta.
Il timore della destra populista è che il quorum venga raggiunto e lappuntamento di domenica prossima si trasformi nella seconda legnata nel giro di due settimane: meglio riservarsi la faccia tosta, poi, di dire che tanto per loro fa lo stesso. Per il signor B. è il contrario di quel metterci la faccia che tanto controproducente si è rivelato alle recenti amministrative. Domenica e lunedì rischia di saltare definitivamente la saldatura fra malintenzionati e indifferenti, che messi assieme formano per forza più del 50 per cento degli italiani.
A parte la questione del nucleare, a parte la privatizzazione dellacqua, andiamo a votare alla faccia sua. Per dimostrargli che quando arriva la valanga, infilare la testa sotto la neve non serve a niente.