REMIX:-CHI-MUORE-GIACE-E-CHI-VIVE-SI-COMPIACE

L’esibizionismo che si nasconde dietro l’applauso all’uscita della bara, o certe commemorazioni funebri nelle quali si celebra soprattutto l'oratore medesimo, sono altrettanti esorcismi.
Un modo per dire a noi stessi e al mondo che l’abbiamo scampata bella.
Funziona un po’ come le foto incorniciate alle pareti di certe trattorie, dove il proprietario è ritratto assieme a un attore (un calciatore, un pugile) che guarda ignaro verso l’obiettivo, chiedendosi magari chi è la persona con cui lo stanno fotografando. Magari c’è anche una mano sulla spalla dell’ignaro, a evidenziare una dimestichezza che non c’è.
Più vicini dimostriamo di essere stati al morto e più possiamo idealmente ostentare la nostra valentia di scampati.
Come il torero, che sfida la morte sotto forma di bestia, lasciandosela passare a pochi centimetri dal corpo. Tanto più bravo quanto più vicina mostra di averla fatta passare.
Ma tanto una cornata prima o poi arriva per tutti.



Roberto Alajmo | 11/07/2015 | Letto [4014] volte

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