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Fare il lavoro sporco è toccato come al solito a Calderoli che, confidando nella somiglianza con il pupazzo Provolino, ha provveduto a indicare la vera casta dei privilegiati: i giocatori di pallone. Salvo poi fare ricorso al “boccaccia mia statti zitta” che è l’estrema risorsa di ogni componente della maggioranza di governo.
Il diversivo è ben pensato, perché risulta difficile difendere la trincea di un manipolo ultraminoritario di miliardari in mutande.
Però il gioco è di quelli fetenti: allargare a capocchia la cerchia dei privilegiati in maniera che risultino alla fine troppi per essere perseguiti.
È una variante del più classico Tutti Ladri Nessun Ladro che tanti guasti continua a provocare nel tessuto morale del Paese. Quando le persone da prendere a calci nel sedere diventano troppe, si rinunzia per sfinimento.
Invece bisognerebbe sforzarsi di non rinunziare ai calci che siamo nelle condizioni di restituire, fosse anche uno ogni cento che ne riceviamo.
Individuando possibilmente, fra tanti, i sederi che meritano di più.



Roberto Alajmo | 18/08/2011 | Letto [4744] volte

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