"L'idea di invecchiare non è poi tanto male, se si considera l'alternativa"
(Maurice Chevalier)
(Oggi alle 21 al teatro Biondo di Palermo, nellambito del premio Mondello Giovani: Territori nel Tempo. Partecipano Dario Vergassola, Roberto Alajmo, Paolo Giordano e Giorgio Vasta)
Non so bene che dire. Forse non ho capito bene neanche il titolo della tavola rotonda.
Mi viene in mente solo quella scena del film Prendi i soldi e scappa in cui Woody AllenVirgil Stardwell suona il violoncello in una banda musicale che procede a passo di marcia. Lui è impacciato, suona due accordi e arranca dietro i compagni trascinandosi dietro strumento, archetto, sedia e leggio. Dopo un po è completamente staccato dal gruppo, però continua ad avanzare col suo ritmo, e ogni tre passi si siede ed esegue i suoi due accordi di violoncello.
Ecco: certe volte mi viene da pensare che il mestiere di scrivere è così. Troppa distanza, troppo territorio da coprire e un tempo diverso a disposizione. Un arsenale di troppi arnesi da trascinarsi dietro per raccontare una realtà che procede spedita fregandosene del fatto di lasciare indietro gli individui più riflessivi o impacciati.
La bravura sta nel non lasciarsi scoraggiare e continuare a suonare i nostri due accordi anche quando il resto della banda ormai si è perso oltre lorizzonte.
Fare la propria parte, anche se la realtà certe volte sembra essere fuori portata.