"Morire è niente, mi spaventa di non vivere"
(Victor Hugo)
Ecco: ora che il peggior governo nella storia dItalia finalmente si leva di torno, subentra una strana sensazione di svuotamento.
Saresti contento, certo. Ti verrebbe da inveire, di fare il gesto dellombrello, di lasciarti andare a festeggiamenti smodati. Ma è come nei sogni, quando vorresti urlare e la voce non esce.
Certo, la situazione di pre-collasso del Paese rende meno sentiti i festeggiamenti. Ma non è solo questo. È che sempre, nelle grandi gioie finiscono per andare smarrite le singole, piccole allegrie.
Tu pensi: Finalmente se ne va Berlusconi; e in questo pensiero sono compresi un sacco di sotto-pensieri che vanno perduti come lacrime nella pioggia.
Ad esempio: assieme a Berlusconi vanno via tutti i suoi ministri. I singoli ministri. E i sottosegretari. Tutti i sottosegretari. Singole dipartite ognuna delle quali meriterebbe un brindisi a sé stante.
Per allenarsi a godere delle piccole grandi gioie della vita, oggi si invitano i lettori a rivolgere un grato pensiero al destino per un effetto collaterale che rischia di passare inosservato. Anche uno a caso.
Per dire: Maria Stella Gelmini non si occuperà mai più dell'istruzione dei nostri figli.