REMIX:-DELLA-CONFUSIONE-FRA-IMPUTATI-E-ACCUSATORI

Un piccolo classico della comicità è rappresentato dall’autointerrogatorio. Lo fanno Groucho in “La Guerra lampo dei Fratelli Marx” e Woody Allen in “Bananas”. In sintesi: il protagonista è sotto processo e si proclama avvocato di se stesso. Dopodiché comincia a farsi domande e rispondersi correndo sul banco dei testimoni per scenderne subito dopo e porsi un’altra domanda. Eccetera, eccetera.
In entrambi i casi citati l’interrogatorio si fa sempre più stringente, e il protagonista è costretto a sfrecciare su e giù dallo scranno a velocità crescente, sdoppiandosi fino alla vertigine.
Qualcosa del genere sta accadendo con questa protesta veemente e generica, dalle componenti variegate.
Le idee cambiano, i metodi però no, e gli uomini meno che mai.
Fra i leader forconisti si distinguono molti soggetti che fino a ieri erano sottobraccio al governo, e ora non si vergognano di indossare le mutande di Masaniello.
Succede quindi che i rivoltosi di oggi stanno facendo involontariamente la stessa gag di Groucho Marx e Woody Allen: lanciandosi dal banco degli imputati, si sforzano di passare per accusatori.



Roberto Alajmo | 09/12/2013 | Letto [3225] volte

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