"- Ma secondo lei l'onorevole X è mafioso?
- No, è cretino"
(Leonardo Sciascia)
(Da Repubblica)
La premessa è che il Pd è il tuo partito. O meglio: il partito che vorresti votare. E che invece, per un motivo o per un altro, finora non sei praticamente mai riuscito a votare. Una volta in cima alla lista bloccata avevano piazzato un signore che a Palermo non sera mai visto. Altre volte, come di recente, non hai capito bene cosa pensavano di farci, col tuo voto, e quindi hai preferito non fidarti. Insomma, anche se ti dispiace: finora non fu possibile.
Malgrado ciò segui le dinamiche del Partito Democratico come se fosse la tua squadra del cuore. Una squadra sfigatella, che ogni anno ti induce a pensare: andrà meglio la prossima stagione. Faranno unottima campagna acquisti, punteranno sui giovani del vivaio, magari lallenatore verrà esonerato e ne arriverà uno capace di imporre i suoi schemi. Solo che non è mai così.
(...)
Niente scaramanzia, per carità. Ma viene persino il sospetto che Fabrizio Ferrandelli, mischino, abbia perduto proprio per il contagio di certi baci della morte tardivamente scoccati nei suoi confronti.
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Le percentuali di consenso sempre calanti parlano chiaro. Ma, elezione dopo elezione, continua a non succedere niente. Per restare al dato più recente, quello del Comune di Palermo: ancora cinque anni così e il Pd non arriverà al cinque per cento. Sotto la soglia di sbarramento. Basterà restare fuori dal consiglio comunale per indurre a qualche correttivo? Tu non credi. Credi piuttosto che la soglia del dolore sia ancora più alta, per il sistema nervoso dei dirigenti. Temi che coincida con la perdita della loro propria, personale, individuale poltrona. Purché sia garantita quella - e grazie a proporzionale e liste bloccate, la poltrona dei maggiorenti ègarantita - il resto delle istanze progressiste, gli interessi superiori della comunità e del partito stesso possono pure inabissarsi. Chissenefrega.
Al punto in cui siamo arrivati, hai smesso di pensare che la colpa sia dellala che appoggia Lombardo alla Regione, immaginando che reggere il moccolo al governo regionale abbia garantito la sussistenza del partito negli ultimi due anni. Tanto meno la colpa può essere attribuita alla fazione anti-Lombardiana. In realtà ormai hanno torto tutti, perché va bene farsi venire dei dubbi, ma a un certo punto bisogna decidere.
La Strategia di Tiramolla adottata in questi anni ha disamorato gran parte dellelettorato naturale del Partito Democratico, in particolare quel voto dopinione che vorrebbe conoscere la destinazione duso del consenso accordato. Un elettore deve pur sapere a cosa servirà il voto che gli si chiede. Eppure, tornata dopo tornata, tutti i segnali dellelettorato sono caduti nel vuoto. Pensi di averglielo spiegato e rispiegato, con le buone e con le cattive, in forma scritta e orale. Ma quelli niente. La prossima volta sulla scheda elettorale prova a fargli un disegnino: magari finalmente lo capiscono.