"Tutti vogliono tornare alla natura, ma nessuno vuole tornarci a piedi"
(Andrew J. Wollensky)
Luigi Lusi - il cassiere della della Margherita buonanima - ha qualcosa di più e qualcosa di meno, rispetto al resto dei ladri al potere che abbiamo imparato a conoscere.
O forse a mostrare un atteggiamento diverso è il brodo di coltura nel quale galleggia. Non perché lo scandalo sia di Centrosinistra: ne abbiamo visti tanti, anche su questa sponda.
Però è un fatto: Lusi si ritrova contro lintero sistema politico in cui finora era cresciuto e pasciuto. Probabilmente, quando si arriverà al voto, i suoi colleghi lo consegneranno senza esitazioni alla giustizia, contrariamente a quanto era successo in molti altri casi, con accuse ancora più gravi.
E allora?
Prima ipotesi: anche i partiti politici hanno voltato pagina e sono determinati a fare pulizia al loro interno.
Seconda ipotesi: Lusi non rubava soldi pubblici. O meglio: rubava soldi pubblici che erano ormai transitati nella cassa del partito. Rubava il bottino della banda.
Ecco cosa ha suscitato lesecrazione generale: ha infranto una regola morale che difatti anche nella criminalità organizzata viene punita col massimo della pena.
Imperdonabile.