LA-FOTOGENIA-DEL-DISASTRO

(Da Repubblica)
I siciliani vanno sempre un po’ in apprensione quando arriva qualche amico in visita. Hanno paura che l’Isola possa sfigurare, se non proprio nuocere al visitatore.
Al viaggiatore che si accinge a venire in Sicilia, gli abitanti meglio intenzionati dell’Isola riservano in questi mesi una sfumatura di trepidazione in più. Perché la sensazione è di essere alla vigilia di una specie di risorgimento civile. Molte amministrazioni sono cambiate, Palermo sopra tutte. Altre ancora sono destinate a cambiare. Dopo aver toccato il fondo, forse sta per arrivare un rimbalzo. Verrebbe voglia di dire all’amico viaggiatore: aspetta un attimo, dacci il tempo di riordinare un po’ la casa, visto che negli ultimi tempi c’è stata parecchia confusione.
Le regole della buona creanza vogliono che in questo scambio di complimenti il visitatore risponda che non importa, che lui non si formalizza, si rende perfettamente conto.
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Forse una motivazione per venire adesso in Sicilia consiste proprio nel momento di transizione. Il guado che stiamo attraversando merita di per sé interesse, a prescindere da ogni altra considerazione.
Poi magari non succederà niente, il risorgimento che sembra sul punto di scoppiare non scoppierà più. Ma lo stesso il viaggio in Sicilia vale la pena: se non altro per non perdere la messinscena dell’ennesimo, grandioso disastro.



Roberto Alajmo | 09/07/2012 | Letto [2500] volte

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