L'APOCALISSE-INDOLORE

Prima o poi bisogna che la magistratura si occupi, individui e punisca il tizio che ha deciso che ogni ondata di tempo meteorologico debba avere un nome di battesimo tratto dalla mitologia o dalla storia patria.
In attesa di quel giorno, anche Cleopatra è passata senza impedirci di essere qui a raccontarlo.
Ormai anche la pioggerella autunnale più innocua viene annunciata con toni allarmistici dalla protezione civile, con tanto di invito a non uscire da casa.
Beninteso: le scuole e gli uffici rimangono aperti, e chi non esce lo fa a spese proprie.
Probabilmente in passato – per l’alluvione di Genova, o per la neve a Roma – c’è stata qualche polemica, per cui adesso alla protezione civile suonano le sirene un giorno sì e un giorno pure. Per non sapere né leggere né scrivere, come si dice in Sicilia.
Difatti la popolazione i primi tempi si preoccupava, mentre ora se ne fotte allegramente.
Ecco un altro indizio delle modalità d’attuazione dell’Apocalisse.
Verrà giù il mondo, la protezione civile lancerà l’ennesimo allarme.
E noi ci rivolteremo nel letto, prendendo subito sonno sull’altro fianco.



Roberto Alajmo | 17/10/2012 | Letto [1760] volte

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