"Quand s'eri giuin spustavi i mudand per truà i ciapp, adess che sunt vecc, sposti i ciapp per truà i mudand"
(Proverbio lombardo)
In sintesi: una candidata al parlamento si lascia scappare un paragone fra lImu e la chemioterapia. Allegoria magari infelice. Scuse comunque immediate.
Ma è già troppo tardi: su tutta la provincia web di Palermo si scatena il coro dello scandalo, con relativa messe di commenti anonimi del genere Vergogna con un numero variabile di punti esclamativi, mai inferiore a cinque, e invettive dieci volte più violente e triviali della causa scatenante. Il fuoco di paglia che da solo basta a saziare la fame di indignazione ai tempi di internet.
Assodato che la candidata ha sbagliato e si è scusata, anche volendo trascurare il fatto che una sciocchezza può scappare dalla bocca di chiunque, la domanda è:
Ma su questo genere di cose si discute in campagna elettorale?