QUANDO-IL-TUO-NOME-COMPARE-SULLA-STAMPA-LA-TUA-VITA-E'-ROVINATA-PER-SEMPRE

Succede a intervalli sempre più ravvicinati. Fateci caso.
Nel caos della politica italiana, dove ogni cretino è padrone di dire qualsiasi cosa senza doverne rispondere, sempre più spesso a venire trascinati nel fango sono gli outsider.
Prima Battiato, sulla base di una coloritura persino banale: io ne dico di peggio, ogni giorno. Poco prima, nella foga, Battiato aveva dato del pedofilo a Roman Polanski: ma Polanski non fa notizia, “parlamento di troie” invece sì.
Nel gioco dello schiaffo al soldato adesso sta sotto Gino Strada, colpevole di aver detto, in una di quelle circostanze finto-scherzose in cui spingono l’intervistato a credere di trovarsi in un contesto ironico, che Brunetta è “esteticamente incompatibile” con Venezia.
Poi si ritagliano tre parole, si scolano dal contesto ironico, e apriti cielo. Paragonato addirittura a Mengele, Strada ci fa la figura dello scienziato selezionatore della razza.
A crocifiggerlo è quella stessa stampa (Libero, Il Giornale) nei cui titoli si dà spensieratamente della culona al cancelliere tedesco o del cesso a Rosi Bindi. La tesi di fondo è sempre quella: tanto, siamo tutti uguali.
Come se ne esce? Dispiace dover dare ragione alle invettive di Grillo contro i giornalisti, ma dal frullatore mediatico che tutto trasforma in pettegolezzo si esce solo non entrandoci affatto.



Roberto Alajmo | 12/04/2013 | Letto [2084] volte

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