UN,-DUE,-TRE:-RIPRESA!

La crisi è ormai alle spalle. Si intravede una luce in fondo al tunnel. Il peggio è ormai passato. Nelle diverse varianti, il concetto viene espresso periodicamente da anni. A esporsi è sempre un ministro finanziario, o il presidente del consiglio.
L'indomani, grandi titoli sui giornali. Dopodiché, tutto rimane identico. Le fabbriche chiudono, le industrie licenziano, l'economia rimane impalata.
A quanto pare fa parte dei doveri istituzionali: periodicamente lanciare un grido d'ottimismo, nella speranza che poi l'economia reale si adegui e il circolo vizioso si trasformi in virtuoso.
Ma niente: l'ottimismo ministeriale cade nel vuoto, e ogni volta l'opinione pubblica l'accoglie con maggiore indolenza. Cos'è successo? Saccomanni ha detto che siamo fuori dalla recessione. Sé, buonanotte.
Magari la prossima volta fate passare un po' di tempo e mettetevi d'accordo prima. Il ministro faccia un giro di telefonate agli altri ministri, a Confindustria, ai poteri forti di cui conosce il numero di cellulare. Concordate un momento preciso e gridate tutti in coro: La crisi è finita!
Vediamo se così la crisi si spaventa.



Roberto Alajmo | 07/11/2013 | Letto [2149] volte

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