"La felicità non si trova, la si incontra. Viaggia sempre in direzione opposta."
(Isabelle Eberhardt)
"Bancarotta Sopaf, arrestati i Magnoni, super truffa milionaria".
Un titolo del genere rappresenta il colpo definitivo alla voglia di scrivere romanzi.
Perché se io scrittore decidessi di chiamare "Magnoni" una famiglia di truffaldini seriali, il mio editor me lo segnerebbe con la matita blu. Troppo banale, troppo didascalico, troppo grottesco, troppo troppo.
La realtà ha definitivamente surclassato la fantasia, ciò che è vero ha smesso di sembrare verosimile.
Una volta Achille Campanile giocò un raccontino sulla coincidenza inverosimile che in uno scompartimento di treno tutti i passeggeri tranne uno si chiamavano Carlo Alberto.
Il fatto è che in Italia ormai l'intera popolazione si chiama Carlo Alberto.
Carlo Alberto Magnoni, per l'esattezza.