"Quand s'eri giuin spustavi i mudand per truà i ciapp, adess che sunt vecc, sposti i ciapp per truà i mudand"
(Proverbio lombardo)
Ed ecco a voi, naturalmente, la spasmodica corsa al vaccino.
Potete trovarne notizie nel colonnino accanto all'articolo sull'avanzare minaccioso del virus Ebola. Oppure in un pezzo minore, di taglio basso. Di solito c'è un'equipe di medici coraggiosi che ventiquattro ore su ventiquattro, con turni micidiali, sta lavorando per mettere a punto un vaccino che possa fronteggiare la pandemia di Ebola che incombe su di noi.
Tenete d'occhio l'articolo d'appoggio sulla ricerca del vaccino, che ben rappresenta il lavoro dell'unica equipe veramente all'opera nelle case farmaceutiche: l'ufficio stampa. Fra qualche settimana si arriverà a una ragionevole certezza sul grado di affidabilità del farmaco, e se ne produrranno alcuni milioni di dosi, che i governi nazionali dei paesi più avanzati acquisteranno a caro prezzo per tutelare la popolazione.
Visti i tempi di crisi, l'Italia potrebbe proporre una permuta con le derrate intatte di vaccino anti-aviaria. Ne furono acquistate milioni di dosi, e devono essere ancora in qualche magazzino del ministero della Sanità.