DA-MAGAZINE

“Adoro l’odore del napalm di prima mattina”, diceva Kilgore, il personaggio di Robert Duvall in Apocalypse Now. Dicono che la guerra possa fare l’effetto di rendere cinica l’umanità. Può apparire cinica, l’immagine di quattro soldatesse che prendono il sole in piena zona di guerra. Si sono create un loro mini cortile da spiaggia disponendo strategicamente i loro mezzi blindati, e si sono distese ad abbronzare almeno le gambe. Da qualche parte ci dev’essere un flacone di crema protettiva. Eppure, più che apparire ciniche, fanno quasi tenerezza. Intanto perché si scopre che sono polacche. Che ci fanno quattro ragazze polacche in Iraq? E poi c’è quell’ombra. A fare da ombrellone è un Black Hawk americano che staziona proprio su di loro. Un elicottero fa un bel rumore, a trenta metri da terra. Eppure tre su quattro rimangono imperturbabili, e due continuano a leggere. È una questione di prospettiva: dal basso sfugge la forma dell’ombra proiettata su di loro. Dal basso, al limite, il passaggio di un elicottero rappresenta pochi secondi sottratti all’abbronzatura. L’inquietudine di fronte a questa immagine è tutta nostra, di noi che osserviamo dall’alto. Le ragazze non sanno niente, forse nemmeno i motivi per cui si trovano tanto lontano da casa.



Roberto Alajmo | 14/05/2008 | Letto [2926] volte

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