PERLOMENO-CI-SIAMO-FATTI-UNA-PASSEGGIATA

(“L’arte di Annacarsi” è un vecchio ma fortunato libro. In occasione dell’ennesima ristampa, solo per i lettori di questo blog, ecco una nuova specificazione del concetto.)
Si è portati a pensare che annacarsi voglia significare agitarsi molto e spostarsi poco. In realtà le varianti di questo fervente immobilismo possono essere parecchie.
Non è detto che annacandosi non ci si sposti, anzi. Si possono anche fare lunghi tragitti salvo poi ritrovarsi nuovamente al punto di partenza. Non è forse una forma di annacamento pure questa? Molta fatica e scarsi risultati.
Palermo è un esempio lampante. Trent’anni fa era una città sordida, corrotta e semidiroccata, in balia di cosche e comitati d’affari. Poi, subito dopo le stragi del '92, ha iniziato un percorso di cambiamento che l’ha portata ad attraversare anche momenti esaltanti.
A un certo punto pareva che quasi.
Quel certo anno sembrava di.
In un determinato momento era praticamente sicuro che.
Finché un giorno, guardandosi allo specchio, la città ha scoperto di essere tornata identica a com’era. Con minime varianti ma sostanzialmente: strade sterrate e fetenti, servizi pubblici inaffidabili, zero manutenzioni, offerta culturale nebulizzata, burocrazia parassitaria, comitati d’affari occulti, livelli di sottosviluppo da terzo mondo.
È solo un po’ più vecchia, un po’ più stanca. E i suoi abitanti con lei.



Roberto Alajmo | 31/10/2020 | Letto [2846] volte

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