"Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare,
che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare,
che io possa avere soprattutto lintelligenza di saperle distinguere.
"
(Tommaso Moro)
Mi telefona un amico. Un amico che si è fatto convincere a collaborare al progetto "Sgarbi a Salemi". Un amico a cui io riconosco la buona fede, la voglia di fare e - glielo dico - la prospettiva, se manterrà ferme le sue idee, di ritrovarsi presto in carcere o incorporato nel pilastro di qualche nuovo centro commerciale. L'amico mi dice: se sei un vero pazzo, devi imbarcarti in questa nave di pazzi. Io sarei, tecnicamente, più un collezionista di pazzi, e comunque gli ho risposto a modo mio. Che cioè io so soltanto scrivere, raccontare storie. Pagatemi, voi di Salemi, e io verrò a raccontarvi le mie storie. La parola chiave è: pagatemi. E' un vecchio trucco che funziona sempre, e ti fa risparmiare tempo rispetto ai noiosissimi distinguo di carattere etico. Strano: non s'è fatto più sentire. (Gigliola Siragusa: "Bolle di vetro")