"La felicità non si trova, la si incontra. Viaggia sempre in direzione opposta."
(Isabelle Eberhardt)
Costeggiando il litorale ionico della Calabria, quattro settembre. Allalba. Ho passato i primi tre giorni di questo viaggio su Adriatica a interrogarmi su cosa ci fosse di diverso. Nella compagnia, proprio. Alla fine sono riuscito a capirlo: manca lo stronzo. In ogni situazione cè sempre uno stronzo. Uno antipatico, che non riesce a fare gruppo. È un elemento drammatico essenziale, in ogni compagnia viaggiante, e tanto più prevedibile durante un viaggio in barca, dove gli spazi sono ridotti e il peggio di ciascuno tende a emergere. Qui, no: su una decina di persone incontrate a bordo non cè nessuno stronzo. Nessuno che se la tiri, o che faccia i capricci. Nessuno che imponga le proprie fisime agli altri. Nessuno che il comandante Filippo Mennuni debba rimettere al suo posto. Davvero strano. Tanto che stamattina, appena sveglio, il dubbio mi è venuto: che lo stronzo della situazione fossi io.