LARSSON-A-PALERMO

Dal diario di bordo di Adriatica. 2 settembre. Porto di Palermo. Sera Prima che parta, con Bjorn Larsson abbiamo avuto due giorni di tempo per annusarci. Filippo, il capitano, ci ha destinato nella stessa cabina, seguendo la logica di gestione di Adriatica, ma forse pure un più recondito senso, nell’intento di ottenere la reazione chimica di caratteri diversi. In due giorni si misurano due diversi tipi di riservatezza: scandinava e siciliana. Niente di più diverso. Però è un confronto cordiale, solidale nei confronti della telecamera che ci ruba l’intimità e la spontaneità del comportamento. Col trascorrere delle ore, la riservatezza si scioglie, si scoprono passioni in comune: Stevenson, naturalmente. L’unica incomprensione riguarda le due escursioni in terraferma: malgrado le discrete insistenze, Larsson non vuole scendere dalla barca. Boccheggia dal caldo, di sicuro. Forse non è abituato ad avere sempre tanta gente attorno, e tanto invasiva, per cui è indotto a cercare la solitudine. Preferisce rimanere su Adriatica, in compagnia del solo equipaggio, a fumare e riflettere. L’incontro fra l’autore della Vera storia del pirata Long John Silver e Palermo è rinviato, se pure ci sarà mai. (Si ringrazia la rivista Giudizio Universale)



Roberto Alajmo | 20/09/2008 | Letto [2091] volte

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