"Che io possa avere la forza di cambiare le cose che posso cambiare,
che io possa avere la pazienza di accettare le cose che non posso cambiare,
che io possa avere soprattutto lintelligenza di saperle distinguere.
"
(Tommaso Moro)
Parigi: fascinosa e magica, altera, bella ed evocativa. Ci ho fatto un diario (cinque quadri che Roberto ha qui proposto, sono i dipinti che ho venduto più facilmente). Buona per gli artisti di fine secolo: l'ottocento, non il novecento, figuriamoci il 2000, a meno che... Londra: adrenalinica, pulsante, frizzante, bella e possibile e impossibile: non avevo la vena creativa al massimo e l'ho guardata radiografata e respirata euforico senza disegnare un solo scarabocchio. C'è una galleria che mi rappresenta, però. Barcellona: viva, frizzante, sensuale e sessuale. Dipingere disegnare e creare da quelle parti sarebbe un tutt'uno. Ci ho fatto un micro diario di acrilici che Roberto e Dani hanno proposto qui: ma ancora sostanzialmente inedito Roma: "troppo bellissima". Aggiungere sì, perché no? Forse è la città più stimolante: per inventare cose alternative, forse. Ma dovrei verificare. Tutte le volte mi ipnotizza e il diario resta bianco. Praga: magica. Fuori dal tempo, anacronistica. Per creare cose surreali e invendibili. Palermo: contraddittoria, di merda (me lo permetto da palermitano doc: prosaico e greve, ma figlio e cittadino integerrimo), superba, bella, scostante, provinciale. Ci dipingo ci disegno e ci creo tra baci e indifferenza, sangue e sputi. Cose belle che ormai pensavo buone per la soffitta e che ritenevo (da me) sopravvalutate, tornano in auge ma fuori tempo massimo. Città distratta, che finge di non vederti. Che ti invidia e ti strugge. Atene, quasi dimenticavo: caotica, sporca, inquinata, bella e bruttissima, ha tutta l'aria di poter tornare ad essere una capitale d'arte. Lo sento. Maramaus L'illustrazione è sempre di Maramaus: sono gli innamorati del Barrio gotico ed è, tra le sue cose, la mia preferita. Quindi la ripubblico.