"Il sasso che uno stolto getta in mare, dieci saggi non sono in grado di ripescare"
(Proverbio ebraico)
Ora che il governo ha dimostrato che fa quel che gli pare e piace, l'importante è mantenersi calmi. Studenti e professori non devono cadere nella tentazione di rispondere alla sordità sul piano delle urla. Oltre che rifiutare qualsiasi tentazione di violenza, bisogna fare di più. Bisogna essere composti. Cercare il consenso. Allargare la base del consenso. Ogni blocco stradale, ogni disagio alla cittadinanza significa irrigidire i blocchi di opinione, che in questo momento sono favorevoli alla pessima maggioranza di governo. Non smettere di protestare, ma riuscire con la disciplina a vincere la convinzione tipica dei benpensanti: che ogni corteo sia un pretesto per fare vacanza. Altro che bloccare: il traffico bisogna agevolarlo, dirigerlo. Aiutare le vecchine a attraversare la strada. Fare lezione in piazza. Occupare edifici scolastici abbandonati e avviarne il recupero. Non basta essere migliori di questo governo. Bisogna dimostrarlo. (La foto è di Gigliola Siragusa)