DE-FACEBOOK

Parallelamente all’espansione di Facebook, si moltiplicano i detrattori di Facebook. È un fenomeno già conosciuto. Succede che uno stesso scrittore, col medesimo libro diventi insopportabile soltanto dopo aver venduto un tot numero di copie. Fa parte del gioco. Se posso dirlo, in sé Facebook non è né buono né cattivo. È come il pulmino elettrico con cui si va dal gate d’imbarco fino all’aeroplano. Sarebbe stupido pretendere tragitti diversi. Semmai, il problema è quello già segnalato a suo tempo da Corrado Guzzanti a proposito di Internet. Stabilito che ora io posso comunicare con un aborigeno dell’Australia, la questione è: ma noi due, aborigeno, che ce dovemo di’?



Roberto Alajmo | 09/01/2009 | Letto [3747] volte

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