No-surrender

Sveglia alle cinque. Partenza alle 6,10. Arrivo a Tiburtina ore 10,15. Grande manifestazione. Belle bandiere rosse.... Io con i miei slogan da pubblico impiego intellettuale: Crisi economica/precarietà/ma il governo/cosa fa... oppure: Stato sociale/e servizi/per Tremonti/sono vizi. Poi dietro di me ci sono i metalmeccanici della piana tra Firenze e Prato della Gkn. Fabbrica che negli ultimi anni è stata oggetto di visite investigative di polizia perché sono stati esposti da anonimi fantocci impiccati rappresentanti personaggi del mondo politico e sociale. A guardarli si vede che sono tosti. Hanno delle bandierine rosse piccole piccole, ma dalle aste lunghe lunghe. Ogni tanto uno di loro grida: Bandierine in alto! e tutti alzano le bandierine rosse e le agitano veloci. Noi statali li guardiamo con antropologica curiosità. Poi spazzano via i nostri slogan meditati e riformisti con delle finissime analisi politiche: "Ber-lus-coni pezzo di merda!". Ad un certo punto non li sentiamo più. Ci giriamo. Sono spariti. Sono al bar al lato che stanno per entrare. Tutti in una volta, almeno 30, con le loro nervose bandierine rosse, con lo striscione 5x2. All'altezza del Verano.

Federico
Pubblico oggi questo testo di parecchi mesi fa, perché reduce da una visita al Provveditorato. E' il mio omaggio, piccolo e inutile, ai colleghi che quest'anno rimarranno senza lavoro.



Daniela Vaccaro | 28/08/2009 | Letto [2076] volte

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