"Questo tizio sembra un idiota corrotto, si comporta da idiota corrotto, ma non lasciatevi ingannare: è davvero un idiota corrotto"
(Groucho Marx)
Essere parenti di mafioso vuol dire essere mafiosi? Ed essere mafiosi esclude ogni altra facoltà mentale? Le due domande mi sono venute in mente assistendo al dibattito animato sul sito web Rosalio da Tony Ciavarello (lui rivendica il suo diritto a non essere considerato aprioristicamente il genero di Salvatore Riina, e forse in questo ha ragione: Nome e Cognome, quindi). Io non ho elementi per giudicare se Tony Ciavarello appartenga o meno alla cosca di famiglia. Di sicuro ha dimostrato coraggio arrampicandosi sugli specchi e difendendo pubblicamente unimpresa di famiglia piuttosto sfumata nei contorni. Tanto più sul web, e tanto più considerato che Ciavarello mantiene fede alla regola non scritta di non parlare mai coi giornalisti. Mettere la propria faccia su Internet, con uno stato di famiglia come il suo, dà adito solo a due ipotesi: - Che qualcosa stia cambiando nella strategia mediatica di cosa nostra. - Che Tony Ciavarello sia un diciamo - incosciente. Io la mia idea me la sono fatta (La vignetta è di Gianni Allegra)