"Questo tizio sembra un idiota corrotto, si comporta da idiota corrotto, ma non lasciatevi ingannare: è davvero un idiota corrotto"
(Groucho Marx)
Caso Racz: nellisteria schizofrenica che si è impadronita di mezza Italia, fra la folla di comprimari si staglia su tutte una sola vera figura di grande statura morale. Lo chiameremo il Cuoco dei Vip, per rispettare la sua discrezione di persona che mai cercherebbe di farsi indebita pubblicità sulla pelle di un povero disgraziato. La levatura umana del Cuoco dei Vip si riconosce dalle due uscite pubbliche degli ultimi giorni. Fase Uno, dopo la beatificazione dellex mostro a Porta a Porta: Lo assumo io: il povero rumeno è vittima di un errore giudiziario, proprio come era successo a me. Gli insegnerò a preparare cannoli e cassate. Risultato della fase uno: prima pagina sul Corriere, e paginate intere su tutta la stampa nazionale. Fase Due, lindomani: Scusate, ma non lo posso assumere, cè troppo razzismo in giro. Ho ricevuto decine di e-mail di protesta, sono affranto ma ho dovuto rinunciare. È successo che nel frattempo gli ha telefonato una delle sue cameriere: Ho visto che assumerà Racz, è vero? Beh, allora arrivederci e grazie: io me ne vado. Se non ci fosse un dramma umano sullo sfondo bisognerebbe rallegrarsi di trovare un datore di lavoro disposto a farsi trattare in questo modo da una dipendente. Ancora: Altre due donne che stavo assumendo hanno rifiutato il posto. Certo, questo è un ostacolo insormontabile: dove si trovano, oggi come oggi, due persone disposte a lavorare in un ristorante di lusso? Se avesse davvero assunto il rumeno, il Cuoco dei Vip si sarebbe ritrovato da solo a cucinare e servire in tavola. Il risultato della marcia indietro è stato un altro turno di notorietà sui quotidiani, stavolta per smentire se stesso. Ma la cosa più toccante è senzaltro questultima dichiarazione: Mi hanno accusato di volermi fare pubblicità!. Certo che cè in giro gente cattiva, sempre pronta a pensar male.