SCRITTO-IERI-II

Ancora da “La democrazia in America”, che Alexis de Tocqueville scrisse nella prima metà dell’Ottocento:
“Un potere immenso e tutelare, che si incarica solo di assicurare il loro godimento e vegliare sulla loro sorte. È assoluto, minuzioso, regolare, preveggente e mite. Somiglierebbe alla potestà paterna se, come questa, puntasse a preparare gli uomini all’età virile. Ma quello cerca solo, invece, di fissarli irrevocabilmente nell’infanzia; vuole che i cittadini se la godano, purché non pensino ad altro che a godersela. Lavora volentieri alla loro felicità, ma vuol essere di questo l’unico agente e il solo arbitro; si cura della loro sicurezza, prevede e assicura i loro bisogni, facilita i loro piaceri (rendendo) meno utile e più raro l’uso del libero arbitrio (…)
Non spezza le volontà: le rammollisce, le piega e le dirige; raramente obbliga ad agire: si oppone senza posa a che si agisca; non uccide: impedisce di nascere; non distrugge: disturba, comprime, snerva, spegne, rende sciocchi, e infine riduce ogni nazione a essere solo un gregge di animali timidi e industriosi, di cui il governo è pastore”.
Ripeto: scritto nella prima metà dell’Ottocento.



Roberto Alajmo | 02/09/2009 | Letto [2131] volte

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