"Mio Signore, fammi dono della castità e della continenza. Ma non subito"
(Sant'Agostino)
Che i dati già allarmanti sulla mortalità per malattie polmonari siano destinati ad aggravarsi nel prossimo futuro è una realtà che i palermitani accettano con uno stato danimo compreso fra rassegnazione e scaramanzia: speriamo che il cancro non tocchi a me. Ma siccome si parla di molti casi di cancro, fare scongiuri serve a poco. Sarebbe servito, servirebbe intervenire sul traffico limitandolo in maniera efficace - se questo non contrariasse alcune categorie che a Palermo si ritengono a quanto pare esenti da malattie polmonari. Laccusa per cui il sindaco e due ex assessori sono stati rinviati a giudizio è di rifiuto di atti dufficio. Il sindaco, fra laltro, è stato pure Commissario Straordinario, con ampi poteri di intervenire sul problema del traffico. Se non lha fatto, avrà avuto di sicuro i suoi buoni motivi. Personalmente, mi sento più tranquillo se a deciderlo sarà un tribunale. I conti si faranno alla fine. E fin dora io e gli altri cittadini di varie idee politiche abbiamo stabilito che leventuale risarcimento sarà devoluto in beneficenza - per quanto mi riguarda: detratte le spese per la cura di eventuali tumori nel frattempo sopravvenuti. La sentenza di primo grado dovrebbe arrivare, speriamo, nellarco della nostra esistenza in vita. Ma se ci riflettete, lammissione come parte civile di privati cittadini che si ritengono danneggiati dalle omissioni e il contestuale rinvio a giudizio di sindaco ed ex assessori sono un formidabile focherello acceso sotto il sedere degli amministratori di oggi e di domani.