"Bisogna filarsela via. Filarsela da qualche parte"
(Tolstoi, in punto di morte)
(Oggi sull'Unità) Dunque anche questo ci tocca sapere, visto che noi pettegoli ci teniamo a saperlo: il Presidente del Consiglio, quando va a donne non usa mai il preservativo. Il primo pensiero che viene è: almeno adesso il Papa sarà contento, e potrà perdonargli tutto il resto. A quanto pare in questo paese tocca sempre metterci a parametro del peggio: anche lattuale presidente del Sudafrica, dopo essere andato senza preservativo con una prostituta sieropositiva dichiarò che però poi aveva fatto una lunga doccia: e in quel periodo era presidente della commissione nazionale per la lotta contro lAids. Ma cè poco da ridere, perché la notizia, rapportata agli standard dellopinione pubblica italiana è di quelle destinate ad aumentare il cordone di solidarietà nei confronti del Maschio Alfa. Gli ideali del machismo nazionale prevedono che andare scopacchiando in giro senza condom rappresenta una prova di superomismo, una virilistica sfida contro la morte paragonabile al salto nel cerchio di fuoco, esperienza suprema dei ginnasti del Ventennio. Leterno fascismo italiano si nutre proprio di questi me ne frego. Loccasione tuttavia torna utile per cercare di spiegare come e perché i fatti dalcova del Presidente del Consiglio rivestono un interesse pubblico, e bene fanno i giornali a parlarne quelli che ne parlano. Perché se vai senza preservativo non rischi solo tu. Fai rischiare anche la tua inconsapevole moglie, oltre che le eventuali ulteriori amanti, in caso di promiscuità reiterata. Esiste quindi un danno a terzi. Allo stesso modo, andare a letto con signorine prezzolate non è solo un peccato di cui ciascuno risponde alla propria coscienza e al confessore. Perché se poi le signorine prezzolate vengono candidate alle elezioni e collocate in posti di potere, il danno alla comunità dovrebbe essere chiaro anche allosservatore più condiscendente. (L'immagine è di Benedetta Fumi)