IL-CANE-E-IL-CRICETO.-UNA-STORIA-VERA

Me l’hanno raccontata così. A Mondello una coppia di anziani coniugi dividono la casa e l’amore nei confronti di un criceto bianco. Lo amano, lo coccolano come un figlio. Gli hanno persino messo al collo un nastro con tanto di fiocchetto rosa. Un giorno nella casa accanto vengono ad abitare due giovani con cane. I rapporti vicinato sono cordiali, ma non così quelli fra cane e criceto. Un paio di episodi risolti in extremis lasciano pensare che l’inferriata divisoria fra le due ville sia insufficiente. I vecchi coniugi si lamentano e la giovane coppia chiede ripetutamente scusa per l’aggressività del cane. Poi un giorno l’anziana coppia parte per un breve viaggio. L’indomani il cane si presenta col criceto fra le fauci. Panico. Che fare? I due giovani, dilaniati dai sensi di colpa, convincono l’animale ad aprire la bocca e rilasciare il corpicino. Lei si chiude in bagno e cerca cosmeticamente di limitare i segni di maltrattamento. Rimette il fiocco ormai malandato e consegna al compagno la confezione funeraria del criceto. Sta a lui scavalcare e andare a rimettere l’animale nella gabbietta, nella speranza che la sua possa sembrare una morte naturale. L’indomani mattina, davanti la casa dei due anziani coniugi c’è un ambulanza coi lampeggianti accesi. Breve interlocuzione col marito affranto, ed è successo questo: il giorno prima era morto il loro amatissimo criceto. Loro gli avevano scavato una tombetta e fatto un funeralino. Dopodiché erano partiti per cercare di distrarsi dal dolore. Al loro ritorno – miracolo! – il criceto, benché cadavere, era tornato nella sua gabbietta. E il cuore dell’anziana donna non aveva retto.



Roberto Alajmo | 20/07/2009 | Letto [4262] volte

Clicca per stampare Clicca per stampare
< TORNA AL FORUM