"Scrivere č sempre nascondere qualche cosa in modo che poi venga scoperto"
(Italo Calvino)
Titolo a tutta pagina della Stampa, qualche giorno fa:
"Iran: minaccia nuclare"
Dopo mesi e mesi di politica interna in prima pagina, un'apertura del genere suona come un sollievo. Quasi un pizzico di buonumore. Un varco fra le nuvole dopo giorni e giorni di pioggia.
Tutto, tranne questa messinscena di tragedia dove ogni personaggio fa il suo monologo senza prestare ascolto alle battute dell'altro.
In fondo, al confronto, cosa sarą mai la prospettiva di una guerra atomica mondiale?