Baaria

Finalmente ho visto "Baarìa". Che meraviglia! A parte il palese omaggio a Leone (di cui Tornatore è erede soprattutto nel taglio narrativo: non nei contenuti) aleggia su tutto il film un certo Truffaut, ma riveduto e corretto in chiave molto mediterranera. Se il grande cineasta francese era appassionato e algido allo stesso tempo, Tornatore è leggero ma mai "freddo" e l'ironia che pervade il film è in certi momenti esilarante: virtù rara, rarissima nel cinema italiano. Ho trovato splendida la commistione tra la realtà (un realismo sempre filtrato dall'ironia molto palermitana) e spunti surreali: il volo chagalliano del bambino commuove e lascia a bocca aparta. Ed è bellissima e tocca il cuore la corsa che precede il decollo. Mi sono sorpreso spessissimo con la bocca aperta: lo stupore che provavo da bambino l'ho ritrovato ieri sera. Commozione e sogno, visionarietà e leggerezza. Ho letto le recensioni di alcuni critici che odiano Tornatore pr partito preso. Peggio per loro. Due piccolissimi difetti (a mio modestissimo parere): avrei stringato il film di una quindicina di minuti e avrei fatto un uso più morigerato della bellissima colonna sonora di Morricone. Ma è come spaccare il capello. Che mi permetto alla lucve di un gradimento elevato. Voto 8 e mezzo. Quasi un capolavoro.

Maramaus



Daniela Vaccaro | 19/01/2010 | Letto [2233] volte

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