"Un maestro č come un segnale stradale. Ti indica la retta via, ma non ti ci accompagna. Nč ci va."
(Anonimo)
Disse una volta l’antico corrispondente della Rai dagli Stati Uniti, Ruggero Orlando: “Non conosco nessuna intelligenza che sia rimasta intatta dopo essere stata esposta per troppo tempo a una telecamera”.
Aveva ragione, la televisione fa male. A chi la vede, ma soprattutto a chi la fa. Esiste una malattia che attacca i centri nervosi, proprio il cervello, dei giornalisti televisivi, e che comincia a manifestarsi quando il salumiere ti dice: “Dottore, l’ho vista ieri sera in tv…”.
L’impazzimento č in agguato, e il motivo č questa celebritŕ labile, di pura superficie.
Al sottoscritto č capitato, quando era impiegato a condurre il tg regionale, di essere accostato da un ragazzino a caccia di autografi. Aveva riconosciuto il volto televisivo, e s’era fatto avanti mentre ero seduto al bar.
Ho fatto un po’ di resistenza autoironica, ma in quel momento c’era un Mister Hyde nascosto da qualche parte dentro di me che in una certa misura stava godendo, di quel riconoscimento.
Ho firmato e ho restituito il foglietto al ragazzino. Il quale ha guardato l’autografo, ha riguardato me ed esitando mi ha chiesto:
- “Scusi, ma lei non č Gigi Sabani?”.